Simone Scuffet, portiere friulano del Cagliari ed ex Udinese, ha parlato al Corriere della Sera. Formatosi nel Settore Giovanile bianconero esordì giovanissimo in Serie A. Fece clamore poi il suo rifiuto all’Atletico Madrid. In seguito un continuo peregrinare tra Italia ed estero fino all’arrivo in Sardegna dove si è affermato con la maglia rossoblu. Ecco un estratto dell’intervista:
NAZIONALE – “La Nazionale? Non ci penso, sono concentrato sul mio percorso al Cagliari. La speranza di tornare ci sarà sempre, ma bisogna essere realisti e sono stato fortunato ad andarci. E a capire quanto è bello”.
IL RUOLO DEL PORTIERE – “Mi piacciono i portieri costanti, che riducono al massimo gli errori: ogni punto perso è pesante. Quando analizzo le mie prestazioni o guardo altre partite, penso che quel che conta sia concedere il meno possibile. Perché poi la grande parata arriva, ma può essere anche un caso. La costanza è una delle cose più importanti. Mi piace analizzarmi, ma sono critico al punto giusto: esserlo troppo può diventare un freno. Ci vuole equilibrio”.
GIOCO CON I PIEDI – “Giocare con i piedi? Il ruolo sta cambiando tanto e bisogna essere bravi ad adattarsi. Non tutti gli allenatori hanno la voglia di immedesimarsi in un mondo a parte. Il mio allenatore Davide Nicola ad esempio ha grande curiosità, si avvicina per vederci lavorare in allenamento, fa domande al preparatore per capire meglio certi aspetti. E questo fa bene al nostro ruolo”.
LA CARRIERA – “Come andò la famosa maturità a Udine? Bene, sono uscito con 72/100: nonostante tante cose dette e scritte, ci tengo a dire che la scuola l’ho finita perché era giusto così. Ma non ha mai influito nelle scelte della mia carriera. Ci sono stati dei momenti in cui speravo di trovare più continuità e di avere occasioni che non sono arrivate. Dentro di me c’è sempre stata voglia di lavorare per ottenere qualcosa in più e dimostrare che gli altri, come a Udine, si stavano sbagliando. Anche per questo ho fatto scelte particolari, che sono state considerate in modo negativo, come quella di ripartire da Cipro. Ma quell’esperienza mi ha dato tanto. Ho ricominciato un po’ da zero e mi ha ritrovare continuità e fiducia. In Romania mi sentivo molto bene. Tornare ad essere un portiere di serie A, non perché volessi tornare in Italia a tutti i costi ma per il livello del gioco, era quello che volevo”.
IL NO ALL’ATLETICO MADRID – “Il rifiuto all’Atletico Madrid? È stata una scelta particolare, volevo continuare il mio percorso a Udine e il giudizio degli altri è stato condizionato dal fatto che l’anno dopo sono rimasto in panchina. Ma in quel momento lì non si poteva sapere. Se l’etichetta di quel rifiuto le ha pesato? Più per gli altri che per me. Ma non posso dire che un ragazzo di 17-18 anni viva queste cose a cuor leggero”.
ma vol dire cuffia in friulano?🤣
Ma tutti quelli che capiscono di calcio lo sapevano già ,il problema soi i tifosi convinti
Credo che nessuno avrebbe scommesso una lira sul suo ritorno in Serie A, dopo l’ostracismo dei Pozzo e qualche mossa sbagliata del suo precedente procuratore. E invece… “E sono ancora qua (eh, già)”.
A Udine vogliono solo stranieri italiani o friulani non regnano bastano solo i tifosi perché pagano,,,,,,,,,,,,,,,,,
Concordo vedi Vicario e Meret ai pozzo solo 💶💶💶💶💶💶💶💶💶💶💶 e stranieri che costano poco
Per me è un bravo portiere le scelte che ha fatto posso essere giuste o sbagliate ma nessuno può dire che se andava al Real Madrid la sua carriera sarebbe diventata migliore e se lo avessero messo come terzo portiere? Quando avrebbe giocato? Per me doveva rimanere a Udine ancora per un po’ e crescere qui nella sua terra ancora per qualche stagione perché debuttare s 17 anni in serie A non è da tutti ma per la avidità di certe persone li hanno distrutto la carriera mettendolo in panchina invece di farlo giocare
😆 Copium a manetta
Stai riscrivendo la realtà nella tua testa
Ma non esiste proprio
Scuffet è stato avvicendato con portieri migliori, punto.
E Vicario e Meret 💶💶💶💶💶💶💶 e basta
Caro Simone, hai fatto la scelta che sentivi di fare. Ti auguro ogni bene per il tuo futuro.
scelte. punto.
sbagliate però. tremendamente.
fossi stato nel tuo procuratore, piuttosto che farti rinunciare all’Atletico Madrid, a 17 anni, avrei rimesso la procura, seduta stante. è stato un grosso errore, per me come tanti altri, già allora, incomprensibile.
ah, e cmq per inciso, oggi cmq giocheresti al Cagliari. 🤭
quindi tutto bene quel che finisce bene.
Grande Simone
Sei sempre super Simone!!!
Hai fatto la scelta giusta, solo che a i Pozzo non gli è andata giù perché loro pensavano solo a i propri interessi
E Vicario e Meret ?