LA SCONFITTA DI SAN SIRO –Credo che avremmo potuto fare almeno un punto a San Siro, all’intervallo ci siamo detti che potevamo vincere con l’uomo in più, poi però in campo era difficile arrivare in area, fare una buona giocata. È difficile fare qualcosa quando una squadra si difende tanto bassa, ma possiamo migliorare nell’ultimo passaggio. Dobbiamo lavorare su quello e fare meglio contro il Cagliari. Dobbiamo tirare di più da fuori area, contro il Milan lo ha fatto solo Bijol. Contro le grandi squadre non abbiamo iniziato bene, anche quello è un punto da migliorare”.

CROSS ALLA ZARRAGA –Nelle giovanili a Bilbao abbiamo lavorato su questi passaggi, sono molto difficili da difendere perché il difensore non vede l’inserimento. Io e King lo possiamo fare ancora meglio”.

I CASI DA MOVIOLA –Alla fine sono decisioni dell’arbitro, secondo me c’era un rigore. L’arbitro è lì e lo può vedere, è posizionato bene. Non so se poi gli dicono che non è rigore, non so perché non fischia. Lì avremmo avuto l’occasione di pareggiare e poi magari vincere. Però dobbiamo pensare al futuro e non al passato. La regola del fuorigioco si potrebbe cambiare. Né Ekkelenkamp né King hanno un vantaggio nella loro azione. Certo, il VAR aiuta, e saremmo stati contenti fosse successo a parti inverse”.

PRIMO ANNO DIFFICILE, MA… –Quando sono arrivato i primi mesi sono stati duri per me, ma il lavoro paga. Ho lavorato sempre tanto, penso sempre a fare il meglio possibile, ad aiutare la squadra e posso migliorare ancora tantissimo. Sono una persona molto positiva, ma anche la mia famiglia mi ha aiutato molto, mia mamma, mio papà, la mia fidanzata mi dicono sempre di continuare a lavorare. Quando non giochi poi ti vengono i dubbi, ma bisogna sempre andare avanti. Credo di star facendo un buon lavoro quest’anno e anche il mistero lo ha visto. Come giochiamo quest’anno è meglio per me, teniamo di più la palla. È il calcio che piace a me”.

DUE GOL LO SCORSO ANNO, MA NON SOLO –Non solo i gol, ma pure giocare anche solo quei 10-15 minuti e andare a letto con la sensazione di aver fatto quello che dovevo fare e vedere che i compagni sanno che li posso aiutare. Il gol al Torino è stato importante perché non giocavo quasi mai

BILBAO –È stato difficile lasciare Bilbao. Ho iniziato a giocare lì a nove anni, andare via dopo quattordici anni è stato duro, ma sentivo che dovevo provare altre cose, andare in un’altra squadra, in un altro campionato. Non dimenticherò mai l’Athletic, sono dell’Athletic e sono di Bilbao, tutto quello che sono sia come uomo che come giocatore l’ho imparato lì. A Bilbao ho i miei amici, vanno tutte le settimane allo stadio, parliamo dell’Athletic, parlo anche con i miei ex compagni. Se faccio le cose bene magari un giorno tornerò, ma ora sono concentrato sull’Udinese”.

IL FRIULI –Mi sento simile ai friulani, per il fatto che hanno la loro lingua, per come vedono il calcio che per loro è importante come a Bilbao. Anche questo mi ha fatto venire qua quando mi hanno parlato dell’Udinese. E poi ho mangiato il frico, mi piace”.

LA RAGAZZA –Stiamo insieme da quattro anni e mezzo, è di Bilbao anche lei. Lei lavora là, quindi viene qui tre settimane, venti giorni, e poi torna a Bilbao a fare le sue cose. Mi dà tanta forza, mi dà consigli anche su cosa fare in campo. Mia mamma e mio papà sono importanti ma li vedo poco, è lei che fa da fidanzata, mamma, papà, tutto. I miei genitori vengono invece ogni tre o quattro mesi, ma parlo con loro ogni giorno. Mi danno forza”.

I COMPAGNI DI SQUADRA –Quelli con cui ho fatto più amicizia in squadra sono gli argentini, Payero e Lautaro, poi ora c’è anche Iker, usciamo anche con le nostre ragazze. Parlando la stessa lingua è più facile stare con loro”.

DOVE MIGLIORARE –  “Ho iniziato a giocare come mediano, avevo più aggressività, ma non giocando con continuità un po’ l’ho persa. Poi devo comunicare di più, arrivare di più in area, fare più gol e più assist. Devo migliorare soprattutto in difesa però. Mi sento bene sia giocando da 6, che da 8, che anche da 10. Non cambia per me”.

LE GARE CON CAGLIARI E VENEZIA –Ora arrivano due partite importanti, la prima è in casa, dove siamo forti. Se vinciamo queste due partite la nostra classifica sarà molto buona”.