L’espulsione rimediata da Isaak Touré in Udinese-Genoa è diventata rapidamente un caso emblematico, accendendo discussioni tra tifosi e addetti ai lavori. Dopo appena due minuti dal fischio d’inizio, il difensore è stato punito con il cartellino rosso per un gomito alto su Zanoli, rilevato dal VAR. La decisione ha lasciato l’Udinese in inferiorità numerica quasi per l’intera partita.
Un evento raro nella Serie A
Secondo le statistiche di Opta, l’espulsione di Touré è un evento raro nei primi minuti di una gara di Serie A. Un episodio simile non si verificava dal 12 febbraio 2017, quando Timo Letschert del Sassuolo fu espulso dopo quattro minuti contro il Chievo. Nonostante ciò, il record assoluto di espulsione più veloce appartiene a Mattia De Sciglio, allontanato dal campo dopo soli 42 secondi durante Napoli-Milan del 3 maggio 2015. Quel match terminò con una netta vittoria per i partenopei, con un 3-0 che rese memorabile quell’espulsione.
Le polemiche sul VAR
Il caso Touré riapre il dibattito sull’uso del VAR e sull’interpretazione degli episodi di gioco. Se da un lato il supporto tecnologico garantisce una maggiore accuratezza nelle decisioni, dall’altro lascia margini di discrezionalità all’arbitro, come dimostra questo episodio. L’intervento del difensore francese è stato giudicato pericoloso, ma molti esperti si interrogano se un cartellino giallo sarebbe stato più adeguato. L’inferiorità numerica ha ovviamente condizionato la prestazione dell’Udinese, che ha dovuto affrontare il Genoa con un uomo in meno fin dai primi istanti.