L’arbitraggio di Giovanni Ayroldi nella sfida tra Udinese e Verona ha diviso l’opinione della critica. La sua gestione della gara ha alternato momenti di eccessiva permissività a decisioni più rigide, senza convincere del tutto.

Giudizi contrastanti sulla direzione di gara

La Gazzetta dello Sport assegna a Ayroldi un 5,5, sottolineando come abbia lasciato correre troppo nel primo tempo per poi irrigidirsi nella ripresa. Tra gli episodi discussi, spicca il mancato secondo giallo a Kristensen dopo un fallo su Bradaric al 36′. Il giornale critica anche la gestione del recupero finale, giudicato insufficiente con soli tre minuti concessi.

Di diverso avviso il Corriere dello Sport, che attribuisce all’arbitro un 6. Il quotidiano elogia la gestione autoritaria della gara, pur ammettendo che Kristensen avrebbe potuto ricevere il secondo giallo. Confermata invece la correttezza del calcio di punizione da cui è nato il gol vittoria del Verona, fischiato per un fallo tattico di Solet.

Infine, Tuttosport si allinea alla Gazzetta, valutando Ayroldi con un 5,5. La principale critica riguarda il cambio di metro di giudizio nel corso del match, che ha generato incertezza tra giocatori e tifosi.

Recupero finale e gestione dei cartellini al centro delle critiche

L’elemento più contestato resta il recupero ridotto, che non ha rispecchiato le numerose interruzioni del secondo tempo. Anche la distribuzione dei cartellini ha sollevato perplessità, con un atteggiamento più permissivo nella prima frazione e un giro di vite nella seconda.