Widmer: “Sogno di affrontare l’Udinese in una gara europea”

L'ex laterale bianconero esordì proprio a San Siro contro l'Inter: "Fu una gara difficile, ma vinsi tutti i duelli aerei contro Nagatomo. All'Udinese sono cresciuto, ho solo grandi ricordi e sono rimasto tifoso della squadra."

Ex bianconero, a Udine per cinque stagioni con 142 presenze, 5 gol e 18 assist, l’esterno destro svizzero e capitano dei tedeschi del Mainz Silvan Widmer è intervenuto ai microfoni dei colleghi de Il Messaggero Veneto per un’intervista. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni.

L’ARRIVO A UDINE –Ero contento di approdare in una società che era sempre riuscita a valorizzare i giovani talenti. Un’offerta che sinceramente non mi aspettavo visto che militavo nella Serie B svizzera. Ricordo ancora i primi mesi il lavoro che svolgevo con mister Guidolin e i suoi collaboratori. Noi giovani, al giovedì, sostenevamo una seconda seduta di allenamento, che aveva come obiettivo ampliare le nostre conoscenze tattiche. Cercavo di sfruttare questa opportunità per imparare il più possibile. Se mi guardo indietro, sono contento di quanto ho fatto, perché a Udine ho appreso molto e sono migliorato tanto sotto questo punto di vista”.

L’ESORDIO IN SERIE A PROPRIO CONTRO L’INTER PROSSIMO AVVERSARIO –Fu una gara molto difficile, perché perdemmo per 3-0. Dal punto di vista personale ero orgoglioso di aver esordito in serie A. Ero ancora molto giovane e sulla mia fascia, la destra, avevo di fronte Nagatomo: tra me e lui fu una prova combattuta, ma ricordo di aver vinto tutti i duelli aerei”.

IL RICORDO DI DI NATALE –Totò era troppo forte. La sua tecnica era straordinaria. Quando riceveva palla in area di rigore, sapevamo che potevamo già andare a festeggiare il suo gol”.

UDINESE NEL CUORE –Sono tornato in Friuli l’anno scorso per le vacanze estive. Ho fatto una passeggiata per il centro di Udine, è stato emozionante attraversare i luoghi nei quali vivevo. Sono anche andato a bere l’espresso nella caffetteria che frequentavo al tempo. Ecco, mi manca il caffè italiano, mi piace troppo. Poi anche la vita, il cibo. Io e mia moglie stavamo veramente bene a Udine. Sarei rimasto in Friuli, ma dopo cinque anni avevo voglia di affrontare una nuova sfida professionale. Per questo sarò sempre grato al club, che mi ha dato l’opportunità di vivere una nuova esperienza. Senza contare che proprio grazie all’Udinese sono cresciuto come calciatore“.

L’UDINESE ATTUALE –Vedo che la squadra sta andando forte e mi auguro possa tornare in Europa. Nel club, ora, conosco solo Gokhan Inler, con cui ho giocato in nazionale. Lui è stato un grande calciatore ed è una bellissima persona“.

IL SOGNO EUROPEO CONTRO I BIANCONERI –Sarebbe bellissimo disputare una gara di coppa al Bluenergy Stadium. Sono legato ai bianconeri, sarò sempre un loro tifoso”

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