Giacomini suona l’allarme: “Udinese senza Thauvin e Davis, serve inventiva. Ma attenzione al crollo”

L’ex tecnico friulano analizza la crisi bianconera: troppe lacune tecniche e poche soluzioni tattiche. E sul finale di stagione: “Sarà dura evitare il solito declino”

Massimo Giacomini, bandiera e guida dell’Udinese nella storica scalata dalla Serie C alla Serie A tra il 1977 e il 1979, ha parlato del momento nero dei friulani. Dopo la terza sconfitta consecutiva — arrivata nell’anticipo contro il Genoa — l’ex allenatore e giocatore bianconero ha condiviso al Messaggero Veneto una riflessione lucida e preoccupata, individuando le cause del crollo e le prospettive per un finale di stagione che si preannuncia complicato.

Thauvin e Davis: assenze che pesano

Per Giacomini, la mancanza di Florian Thauvin è il principale nodo tattico per Runjaic: “L’assenza del francese si sta rivelando un grandissimo problema, perché è evidente quanto sia determinante per questa squadra”. Il capitano bianconero non ha eguali nella rosa friulana, né per qualità tecnica né per visione del gioco. A completare il quadro, anche la prolungata indisponibilità di Keinan Davis, attaccante che, secondo Giacomini, avrebbe potuto fare la differenza nel 4-4-2, anche solo nei finali di partita.

Una manovra che non gira

Ma non si tratta solo di infortuni. L’ex allenatore sottolinea infatti le gravi difficoltà di gioco mostrate dalla squadra nelle ultime uscite: “Ho visto poco palleggio e troppi palloni persi e mal giocati in mediana”. Un problema diffuso, che riguarda sia gli interni che gli esterni, incapaci di costruire azioni pericolose e di fornire palloni utili a Lucca, troppo isolato là davanti.

Kamara è stato deludente a Genova, dove non ha prodotto alcun cross degno di nota, mentre Ehizibue continua a faticare in fase difensiva, rendendosi protagonista in negativo in più occasioni. Giacomini propone una possibile alternativa: “A questo punto Kristensen potrebbe giocare terzino, magari senza spingersi troppo avanti, ma almeno può coprire la zona”.

Esperimenti e soluzioni d’emergenza

Le scelte di Runjaic, come quelle di Zarraga e Payero dal primo minuto, non hanno convinto l’ex tecnico. “Lo spagnolo ha sofferto in mezzo, mentre Payero è un po’ disordinato”, ha osservato, pur riconoscendo l’idea interessante di allargare Payero per poi accentrarlo al tiro. Ma senza Thauvin e Davis, aggiunge, servirà ingegnarsi con varianti tattiche per tentare di salvare una stagione che rischia di deragliare.

Un appello indiretto è stato lanciato anche per Simone Pafundi, giovane talento che secondo Giacomini merita più spazio. E non manca una critica decisa a Lorenzo Lucca, autore di un errore pesante a Genova: “Ingiustificabile”.

Un finale in salita

Lo sguardo si sposta infine sul futuro prossimo, e le previsioni non sono rosee. Il calendario è tra i più complicati della Serie A, con Milan, Torino, Bologna, Cagliari, Monza, Juventus e Fiorentina da affrontare. Per chiudere a quota 50 punti servirebbero tre vittorie e un pareggio, ma Giacomini appare scettico: “Spero di sbagliarmi, ma la mia previsione iniziale era tra il dodicesimo e il quattordicesimo posto”.

Una previsione che, vista la crisi attuale e l’assenza di alternative credibili in attacco e in fase di costruzione, rischia di essere fin troppo ottimistica, se non arriverà presto una svolta, anche psicologica.

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