Sandi Lovric si racconta a cuore aperto nella serie Champions of #MadeinItaly, il format della Lega Serie A che celebra i protagonisti del campionato e le città italiane in cui vivono. In un’intervista intima e sincera, il centrocampista dell’Udinese ha ripercorso le sue origini, le passioni calcistiche, il forte legame con Udine e la filosofia con cui affronta la carriera.
“Quando la Slovenia mi ha chiamato, non ci ho pensato due volte”, ha spiegato Lovric, nato a Lienz nel 1998 da genitori sloveni trasferitisi in Austria nel 1993 per lavorare in un ristorante. La scelta della nazionale slovena è stata un modo per onorare le proprie radici familiari: “Era un’opportunità per restituire qualcosa ai miei genitori. Hanno vissuto a lungo lì, mantenendo sempre la cittadinanza”.
Parlando di ispirazioni calcistiche, Lovric ha citato due icone del centrocampo: “Zidane è stato il mio primo idolo, mi ricordo i Mondiali 2006: tutti volevano essere come lui. Oggi invece ammiro Luka Modric, per il suo stile ma anche per la sua personalità e la carriera straordinaria che ha avuto”.
Un legame profondo con Udine
Nel corso dell’intervista, Lovric ha descritto Udine come una città ideale per vivere e crescere: “Qui si sta molto bene, è una città meravigliosa e tranquilla. La gente è educata, i tifosi sono sempre presenti e fondamentali. All’Udinese ho trovato un ambiente organizzato e accogliente. Tre anni fa sono stato accolto benissimo dai miei compagni”.
L’energia positiva che trasmette fuori e dentro al campo è una delle sue caratteristiche principali. “Voglio essere ricordato per il mio contributo in campo, ma anche per l’ottimismo e la vicinanza ai tifosi. Cerco sempre il contatto con loro, anche dopo le partite. Questa è l’eredità che voglio lasciare”.
Per Lovric, sentirsi importante per la squadra è un motore costante: “Essere valorizzato mi stimola a dare ancora di più, sia per il club che per i tifosi e la città. Questo senso di appartenenza lo trasmetto ai più giovani”.
Il rapporto con Runjaic e il nuovo spirito tattico
Grande stima anche per Kosta Runjaic, il tecnico dell’Udinese: “Ha una mentalità completamente diversa, richiede tanta professionalità e vuole sempre un calcio offensivo. È un uomo positivo e carismatico, molto attento all’aspetto mentale. Dal punto di vista tattico ci vuole aggressivi, sia in fase di possesso che senza palla”.
Con queste parole, Lovric delinea il profilo di un giocatore maturo, consapevole e motivato, che non vive il calcio solo come una carriera, ma come un mezzo per trasmettere valori e creare un impatto duraturo.
Spero che non gli abbiano riferito che su TF lunedi Giacomini gli ha dato a lui e Bijol del benzinaro… ⛽️