L’Udinese e il Cagliari si preparano alla sfida diretta con un dato curioso che le accomuna: entrambe iniziano le partite con il freno a mano tirato. Le statistiche, infatti, mostrano che i friulani e i sardi sono tra le formazioni meno prolifiche nei primi 15 minuti di gioco.

La squadra guidata da Kosta Runjaic ha realizzato appena 2 gol su 36 nel primo quarto d’ora, un dato che la colloca agli ultimi posti in questa speciale classifica, insieme a Bologna e Genoa. Non va molto meglio il Cagliari di Davide Nicola, che ha siglato 3 reti delle 35 totali nello stesso intervallo temporale. Una partenza lenta che ha riguardato anche Torino e Como, fermi anch’essi a 3 reti nei primi minuti di gioco.

Questo tipo di approccio alle partite potrebbe influenzare l’andamento della sfida tra le due squadre, in programma domani. Né Udinese né Cagliari sembrano capaci di colpire a freddo, preferendo piuttosto costruire il proprio gioco con pazienza e trovare il gol nei momenti successivi del match.

Le ragioni di questo atteggiamento possono essere molteplici: scelte tattiche prudenti, necessità di studiare l’avversario nei primi minuti o semplicemente una questione di atteggiamento mentale. Di fatto, però, questi numeri indicano una costante: i match di Udinese e Cagliari tendono a sbloccarsi più avanti, riducendo l’imprevedibilità iniziale.

Per i tecnici, questa statistica rappresenta un potenziale punto di miglioramento, specie in un finale di stagione in cui ogni dettaglio può fare la differenza. Un gol nei primi minuti può orientare una gara e alleggerire il peso psicologico della lotta salvezza.