Udinese, fiducia a Runjaic: bilancio tra certezze e nodi irrisolti

Il tecnico resta alla guida per il 2025/26: bene la prima parte di stagione, ma il crollo finale e i casi gestionali pesano

L’Udinese ha scelto la continuità tecnica confermando Kosta Runjaic per la prossima stagione. In un campionato di Serie A che ha visto cambiare panchina a più della metà delle squadre, il club friulano ha deciso di non prendere parte al valzer degli allenatori, diventando una delle otto società ad aver riconfermato il proprio tecnico.

La decisione è frutto di una valutazione lucida e articolata, come analizzato dal Messaggero Veneto. Tra i motivi che hanno spinto alla conferma ci sono i buoni risultati iniziali, che hanno garantito all’Udinese una stagione senza mai trovarsi realmente invischiata nella lotta salvezza. Runjaic ha saputo gestire il gruppo con serenità, dando alla squadra un’identità tattica nelle prime fasi del campionato. In particolare, il passaggio alla difesa a quattro ha prodotto un miglioramento del rendimento, segnale di flessibilità e capacità di lettura.

Tuttavia, il bilancio non è privo di zone d’ombra. Il ritorno alla difesa a tre in un insolito 3-6-1 ha coinciso con una fase di regressione tattica, che ha finito per rendere l’Udinese spuntata e prevedibile, complice anche l’infortunio di Thauvin. Il finale di stagione è stato disastroso: soltanto quattro punti nelle ultime dieci giornate, un bottino che ha deluso tifosi e società.

Tra gli aspetti più discussi c’è stata anche la gestione di Alexis Sanchez. Il cileno, arrivato con grandi aspettative, non ha trovato continuità né un ruolo ben definito. Le scelte tecniche nei suoi confronti hanno generato perplessità, contribuendo a creare interrogativi sull’effettiva capacità di Runjaic di gestire campioni di livello internazionale.

Anche l’approccio promesso a inizio stagione – aggressivo, verticale, dinamico – si è visto solo a tratti, lasciando l’impressione di una squadra incompiuta, frenata da incertezze e scelte poco efficaci. Lo stesso allenatore ha ammesso che l’esperienza accumulata in questa prima stagione italiana potrà essere determinante per affrontare meglio la prossima.

La riconferma, quindi, ha il sapore della fiducia condizionata. Il club gli dà una seconda chance, forte della conoscenza dell’ambiente e della rosa, ma con l’obbligo di trasformare le promesse in rendimento costante. La stagione 2025/26 sarà quella della verità per Runjaic, chiamato a far crescere l’Udinese e a evitare gli errori del recente passato.

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1 mese fa

Così il prossimo anno la retrocessione, dell’Udinese , è garantitaaaaa…..

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1 mese fa

Uno yes man al soldo dei Pozzo!

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2 mesi fa

🤮

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2 mesi fa

Ovviamente niente abbonamento

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2 mesi fa

Con i punti racimolato al ritorno, saremmo in B!

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2 mesi fa

AL PRIMO ANNO LO SI PUÒ PERDONARE! SPERIAMO DI ANDARE MEGLIO.

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2 mesi fa

L obiettivo unico della società era quello della salvezza… lui ci ha portati e questo alla società è bastato… poi si poteva fare un salto mooolto più in alto ma la società ha detto che poteva bastare così… e la squadra ha giustamente scelto la via del vivacchiare… se si vogliono risultati da grande bisogna promettere cose da grandi… io sto con kosta tutta la vita…

Ser
Ser
2 mesi fa

Concordo con te a Gigino basta rimanere in categoria come dalla sua gestione prima Granada poi Watford

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