Giuliano Giannichedda, ex centrocampista dell’Udinese, è intervenuto ai microfoni de Il Gazzettino per parlare del presente e del futuro del club friulano, elogiando apertamente il progetto tecnico e gestionale portato avanti dalla famiglia Pozzo. Le sue parole hanno evidenziato l’importanza del modello Udinese, considerato un riferimento nel panorama calcistico italiano ed europeo.

«Bisogna essere grati a Pozzo per quanto fatto per migliorare il calcio – ha dichiarato Giannichedda –. Hanno saputo creare un sistema di scouting grazie al quale sono stati scoperti giocatori che hanno fatto la fortuna dell’Udinese». Un riconoscimento diretto a una visione gestionale che, nel corso degli anni, ha portato in Italia talenti poi esplosi a livello internazionale, contribuendo alla crescita sportiva del club e alla sua stabilità economica.

L’ex calciatore, che ha vestito la maglia bianconera tra il 1996 e il 2001, ha poi sottolineato la coerenza del progetto tecnico: «Oggi è diventato giustamente più difficile fare mercato, ma la filosofia dell’Udinese è rimasta immutata». Una continuità che si riflette anche nei numeri: 31 stagioni consecutive in Serie A, un traguardo che poche società in Italia possono vantare e che, secondo Giannichedda, testimonia la bontà del lavoro della dirigenza.

Sull’eventuale cambio di proprietà, ha espresso qualche riserva: «Se ci sarà un passaggio di mano, non sarà facile operare come fatto dai Pozzo. Lo certificano i risultati ottenuti in questi anni». Il riferimento è chiaro: il modello Udinese non è solo una strategia sportiva, ma anche una struttura consolidata nel tempo, difficilmente replicabile senza un’esperienza e una visione simili.

Giannichedda si è soffermato anche su Nicolò Bertola, giovane difensore, in arrivo a parametro zero dallo Spezia, su cui l’Udinese punta per il futuro. «È un giocatore che conosco e mi piace. Ha margini di miglioramento – ha spiegato – e sono convinto che ne sentiremo parlare molto». Una previsione che ricalca la storica propensione del club a valorizzare giovani talenti, sia italiani che stranieri, puntando su una crescita graduale e costante.