Un percorso da applausi, culminato in una semifinale scudetto che ha lasciato l’amaro in bocca, ma anche un grande senso di soddisfazione. Alessandro Gridel, allenatore dell’Under 17 dell’Udinese, ha tracciato il bilancio di una stagione esaltante durante un intervento al programma The Factory di Media 24, sottolineando il valore umano e tecnico di un gruppo che ha saputo superare le aspettative.
“È stata una stagione straordinaria”, ha dichiarato Gridel riferendosi al cammino che ha portato i bianconeri fino alla semifinale persa contro il Torino per 2-1. Un match in cui l’Udinese ha tenuto il pallino del gioco senza riuscire a concretizzare: “Abbiamo dominato il possesso, ma siamo stati puniti da due episodi: una palla inattiva e un rigore evitabile”, ha spiegato il tecnico. Eppure, il giudizio resta positivo: “Meglio perdere restando fedeli alle nostre idee che vincere snaturandoci”.
L’identità di gioco e la crescita del gruppo sono stati gli elementi centrali del successo. Gridel ha evidenziato come il vero salto di qualità sia arrivato dal valore umano del collettivo, più ancora che dagli aspetti tattici: “Il gruppo ha fatto la differenza. Ho imparato che sono le persone a determinare una stagione vincente”.
Un gruppo composto in larga parte da talenti regionali, capace di mettere in mostra individualità di altissimo livello. Gridel non ha nascosto l’orgoglio per i suoi ragazzi: “Abbiamo giocatori da top team, come Marello, Romanin, Ramku, Carrillo e De Paoli”. Alcuni di loro sono già nel radar della Prima Squadra e si preparano al ritiro estivo, mentre altri hanno già intrapreso il grande salto, come Del Fabro passato alla Juventus e Pirrò trasferito alla Fiorentina a gennaio.
L’ambiente Udinese, secondo Gridel, è un punto di forza importante. Il tecnico ha elogiato l’organizzazione e il clima familiare del club, elementi non scontati nel professionismo: “Qui si lavora bene e ci si diverte. Questo ha fatto la differenza nella nostra stagione”. Un riconoscimento particolare è andato anche al suo staff, tra cui il preparatore atletico Domenico Falco, il preparatore dei portieri Michel Boscariol, il fisioterapista Francis Twumasi e i dirigenti Mirco Cerutti e Gianluigi Maldera.
Il futuro? Ancora da definire, anche se il dialogo con la società è in corso. La priorità, al momento, resta il consolidamento del lavoro svolto e la continuità del progetto tecnico-educativo.
Un passaggio toccante ha chiuso l’intervista, legato alla presenza di Zico – autentica leggenda del calcio e dell’Udinese – che ha incontrato i ragazzi prima dei quarti contro la Roma: “Ci ha parlato dell’importanza di costruire una carriera sul lungo periodo. È stata una motivazione incredibile”, ha raccontato Gridel. Un momento simbolico di una stagione che, al di là del risultato, ha tracciato un modello virtuoso per il vivaio friulano.
Photo Credits: Sito Ufficiale Udinese Calcio