L’ex capitano bianconero Valerio Bertotto è intervenuto in intervista sulle pagine dei colleghi de Il Messaggero Veneto per parlare del momento dell’Udinese. Ecco le sue dichiarazioni in merito:
GRUPPO COMPATTO – “L’aspetto più sorprendente di questo gruppo è la ritrovata compattezza di squadra e anche ambientale. Stavo scorrendo dei dati statistici e trovare quasi 14 mila abbonati dopo una stagione in cui è arrivati a un millimetro dal baratro, significa che il senso di appartenenza della tifoseria è un valore aggiunto mostruoso che può riflettersi anche sulla classifica.”
SQUADRA CINICA – “La squadra è cinica, nel senso in cui l’ho vista capitalizzare e trarre il massimo da situazioni di difficoltà, vedasi le vittorie di Parma, Como e Lecce. Sono segnali indicativi per un progetto a inizio percorso come quello bianconero in cui bisogna anche inserire i nuovi. Arrivare terzi alla sosta permette di lavorare sereni.”
IL LAVORO DI RUNAJIC – “Guardiamo alla vittoria ottenuta col Lecce senza sei possibili titolari. Se un tecnico ha squadra certe gerarchie si stabiliscono da sole, ma questo non toglie che un allenatore non debba essere bravo a far sentire tutti protagonisti importanti, come si è visto contro i pugliesi, quindi credo che ci sia un bel lavoro da parte del tecnico.”
LA PROSSIMA SFIDA AL MILAN – “Quando vai a San Siro devi metterci tutta la professionalità possibile perché non affronti solo il Milan, ma anche un palcoscenico enorme e impattante. Guai a prenderla con timori, quindi. Anzi, bisogna essere sfrontati anche se il Milan ha ottimi giocatori e creerà le condizioni per una partita tosta e molto dura”.
JAKA BIJOL – “Credo l’Europeo giocato benissimo con la Slovenia, perché le grandi manifestazioni prosciugano a livello psicofisico e la componente emotiva ha il suo peso. Sarebbe stato ideale staccare prima di rituffarsi nuovamente, ma per me resta super affidabile”.