Giancarlo Marocchi, ex calciatore di Bologna e Juventus e oggi volto noto di Sky Sport, ha condiviso le sue riflessioni sull’Udinese in un’intervista rilasciata al Messaggero Veneto. Il suo giudizio sulla stagione bianconera è complessivamente positivo: una salvezza tranquilla e la sensazione di una squadra che ha saputo trovare equilibrio, nonostante le difficoltà e i cambiamenti.
“Il bicchiere è mezzo pieno,” ha dichiarato Marocchi, analizzando il percorso del club friulano nella stagione appena conclusa. Il principale punto di forza individuato dall’ex centrocampista è la gestione dell’allenatore Kosta Runjaic, al suo primo anno in Serie A, chiamato a guidare una rosa composta quasi interamente da stranieri. “All’inizio c’era un grande punto interrogativo perché un tecnico straniero che sbarca in Serie A è sempre un’incognita. Ma Runjaic ha capito subito le caratteristiche della squadra e ha evitato che entrasse in ansia da retrocessione.”
Marocchi ha anche evidenziato la capacità del tecnico tedesco di costruire un rapporto con il gruppo, nonostante le possibili barriere culturali e linguistiche. “All’inizio vedevo più Inler sgolarsi a bordo campo che Runjaic, ma con il tempo il mister ha preso pieno controllo della squadra e si è fatto seguire.”
Il giudizio sull’Udinese, dunque, è quello di una squadra che, pur non avendo brillato, ha saputo mantenere una certa solidità, evitando complicazioni in classifica e gettando le basi per un futuro più ambizioso. Secondo Marocchi, con qualche giusto innesto e una programmazione coerente, la società friulana potrebbe anche tornare a sognare l’Europa. Una prospettiva che, seppur ancora lontana, non sembra più utopica, soprattutto se si riuscirà a mantenere un’identità di gioco chiara e uno spogliatoio compatto.
La valutazione di Marocchi rispecchia il sentimento di una parte della tifoseria, che ha apprezzato il lavoro svolto in una stagione di transizione, e ora guarda con fiducia all’evoluzione del progetto bianconero.