Una buona Udinese sfiora il colpaccio a San Siro. Le nostre pagelle dei bianconeri
Le pagelle.
SILVESTRI 6.5: Nulla da dire. Para il rigore che viene poi fatto ribattere ed è determinate su Mkhitaryan e Dzeko. Sui goal non può veramente farci nulla.
EBOSSE: S.V.Purtroppo l’infortunio al ginocchio lo costringe ad abbandonare il campo troppo presto. Speriamo non sia nulla di grave. Dal 18′ MASINA 6: Da San Siro a San Siro, Adam torna a calcare il terreno di gioco e non sbaglia praticamente nulla. Peccato per il giallo appena entrato.
BIJOL 6.5: Contenere le avanzate nerazzurre è tutt’altro che semplice. Jaka ci riesce e nonostante giochi quasi un tempo intero da ammonito non perde la lucidità. Sul 3 a 1 Lautaro si libera un po’ troppo facilmente ma ormai tutti gli schemi erano saltati.
BECAO 6.5: Fa prendere un infarto ai tifosi bianconeri quando perde quel pallone ostico ma non si può negargli un’ottima prova sia come difensore che come leader.
EHIZIBUE 6: Sottil gli da fiducia e lui risponde presente. Mai in difficoltà e nessun errore da matita rossa.
PEREYRA 6.5: Che partita del Tucu! Si prende sulle spalle la squadra e serve l’assist a Lovric in occasione del goal. Dal 76′ Samardzic: S.V
WALACE 5: Deve imparare la sottile ma determinante differenza tra essere aggressivo e commettere falli ingenui…soprattutto in area di rigore.
LOVRIC 6.5: Autore del goal friulano e protagonista di una grande prova in mezzo al campo. Dal 75′ Arslan: S.V.
UDOGIE 6: Rimane un osservato speciale ma riesce a dimostrare lo stesso le sue qualità. Un po’ troppo confusionario a volte ma come lo è stata la partita stessa.
THAUVIN 5.5: Non si può avere tutto e subito. Bisogna dare il tempo al francese di ambientarsi. Dal 61′ Success 5: Riesce a rovinare un 5 vs 3 che fa partire il goal nerazzurro. Anche nel finale si mangia un’altra rete. Giocatore con un potenziale enorme ma limitato dalla mancanza di freddezza sottoporta.
BETO 4.5: Mai sceso realmente in campo. Annullato completamente dalla difesa dell’Inter.
SOTTIL 6: La sua Udinese ha giocato una partita di livello e a testa alta in uno dei campi più difficili d’Europa. Tranquillo Andrea, il lavoro ripaga sempre.