Per prepararci al meglio alla sfida di oggi tra Udinese e Fiorentina, abbiamo fatto alcune domande al nostro collega Misul, direttore di Fiorentina.it
Manca sempre meno al match tra Udinese e Fiorentina, valido per la terza giornata di Serie A. I friulani arrivano a questa sfida dopo la prima vittoria in campionato contro il Monza mentre i viola di Italiano, nella scorsa giornata, sono riusciti a fermare il Napoli di Spalletti. Per addentraci a questa sfida, abbiamo fatto alcune domande al nostro collega di Firenze Niccolò Misul, direttore di Fiorentina.it.
Le sue risposte.
Com’è l’ambiente intorno alla squadra dopo il ritorno in Europa?
“A Firenze c’è molto entusiasmo intorno alla squadra sia per il ritorno in Europa che mancava da sei anni, sia per l’ottimo mercato fatto dalla società, come l’acquisto di Jovic e per ultimo quello di Barak. Inoltre, il gioco di Italiano è molto divertente e questo spinge i tifosi a seguire ancora di più la squadra”.
C’è ancora un divario tra la Fiorentina e i top club del nostro campionato? Se si, cosa manca alla squadra di Italiano?
“Il divario con le big la società sta cercando di colmarlo con il mercato. Tuttavia il gioco di Italiano è in grado di mettere in difficoltà tutte le squadre. L’abbiamo visto sia l’anno scorso, quando le grandi squadre hanno fatto molta fatica a Firenze, sia la scorsa giornata contro il Napoli. L’obiettivo dei viola, come dichiarato in estate è quello di andare in Champions League. Secondo me sarà molto difficile anche perché dovranno abituarsi al doppio impegno fra campionato e Conference League”.
Che tipo di partita si aspetta domani? La Fiorentina patirà il poco tempo di recupero dalla sfida contro in Napoli?
“Mi aspetto una partita molto vivace e divertente. Probabilmente la Fiorentina sarà un po’ stanca visto che ha giocato praticamente ogni tre giorni tra campionato e coppa, un vero e proprio tour de force. Sarà importante anche capire il turnover che Italiano opererà. I viola dovranno anche trovare la via del goal che ormai manca da tre partite e senza scoprire le proprie amnesie difensive”.
In sole due stagioni Italiano è riuscito a risollevare una squadra che barcollava negli ultimi anni. Qual è il suo segreto e in che modo ha inciso nella testa dei giocatori?
“Il tecnico viola lavora molto sulla tattica e cerca di trasmettere le sue idee di gioco alla squadra. Italiano si concentra molto sulla fase offensiva e quindi è molto dispendioso come stile di gioco. Inoltre, utilizzando tanti giocatori in rosa, tiene alta la concentrazione di tutti i singoli e lo ha dimostrato facendo rinascere alcuni giocatori che sembravano ormai persi”.
