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Bijol: “A Udine c’è tutto per fare bene: club organizzato e città carina”

Il difensore arrivato a Udinese dal CSKA Mosca si è già imposto in Italia come rivelazione: “Dopo l’Inter ci siamo parlati con Handanovic e non era felicissimo. Che bello lo stadio “sold-out” contro l’Atalanta: loro sono forti, ma anche noi!”

Jaka Bijol è uno dei nuovi acquisti dell’Udinese che di più si sta facendo apprezzare in questa nuova stagione dei friulani terzi della classe alle spalle della doppia capolista Atalanta-Napoli.

Difensore centrale sloveno di 23 anni arrivato alla Dacia Arena CSKA Mosca per 4 milioni di euro si sta subito rilevando un’investimento azzeccato da parte della Famiglia Pozzo.

Possente fisicamente e gran colpitore di testa come si sono già accorte a loro spese Inter ed Hellas Verona punite dal N°29 bianconero che finora ha disputato 5 partite con 2 reti in Serie A a cui aggiunge una presenza in Coppa Italia.

Bijol oggi è stato ospite dei microfoni de La Gazzetta dello Sport, ecco le sue principali dichiarazioni.

MOSCA e HANNOVER –Ad Hannover non è andata bene: ho patito la pandemia. Ero solo e nessuno veniva a trovarmi. I tre anni a Mosca sono andati bene. Vivevo vicino al centro e ho instaurato un rapporto di vera amicizia con Bistrovic e Vlasic ora rispettivamente a Lecce e Torino. Ho fatto anche la Champions League.

RELAZIONE SENTIMENTALE –Da cinque anni sto con Neja che vive e studia in Slovenia, ma appena può mi raggiunge qui a Udine. Qui c’è tutto e il club ci dà anche da mangiare a casa, ma quando avrò la cucina farò da solo.

TEVEZ, CR7 e NEYMAR –Tevez non l’ho conosciuto, gli altri due sì e sono due fenomeni. Siamo nati tutti e quattro lo stesso giorno: il 5 febbraio.

GOL DI TESTA –Salto molto in alto, sia io che Becao. Su questo mi aiuta un lavoro specifico che facciamo con lo staff di Sottil. Tra le due reti è stata più difficile quella all’Inter perché ho dovuto colpire in torsione. E’ stato incredibile segnare davanti alla nostra curva e quello a Verona era vicino al settore dove erano i nostri tifosi.

SERIE A –Non mi aspettavo un inizio così importante con due reti. Non sapevo se avrei giocato titolare, ma ogni giorni lavoro per migliorarmi. Club organizzato, città piccola e carina vicino alla Slovenia.

SLOVENIA E HANDANOVIC –Titolare con la mia Nazionale con Oblak in porta: è fortissimo, un capitano vero. Handanovic? Dopo la gara con l’Inter non era felicissimo, ci siamo parlati e mi ha chiesto come mi trovassi in Italia.

ATALANTA –Sarà una partita stupenda perché lo stadio sarà sold out. Loro sono molto forti davanti e in transizione, ma noi siamo convinti di essere altrettanto forti e di poter fare grandi cose. E’ una convinzione che mister Sottil ci ha trasmesso già dal ritiro precampionato. Siamo forti mentalmente e abbiamo tanta qualità anche tra chi parte inizialmente dalla panchina.

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