L’ex tecnico dell’Udinese è tornato a parlare a tre mesi e mezzo dall’incidente domestico che lo ha colpito: “Sto meglio, sto recuperando le forze. A me questa Udinese piace: è una squadra con buoni giocatori. Grazie ai tifosi per essermi stati vicino“

Dopo tre mesi e mezzo passati in ospedale a seguito dell’incidente domestico dello scorso Febbraio l’ex tecnico dell’Udinese Alberto Zaccheroni è tornato a parlare e lo ha fatto dagli schermi di Telefriuli intervenendo nel programma Bianconero XXL.

LE CONDIZIONI DI SALUTE –  “Sto meglio. Non ho completato ancora tutta l’opera. Dopo tre mesi e mezzo di ospedale, c’è ancora qualcosa da fare, a casa. Sono a casa, ho perso soprattutto forze. Quindi mi devo impegnare a camminare. Ho iniziato a fare un po’ di palestra e un po’ di parco del paese, mi devo dare da fare. Prima allenavo i giocatori, adesso devo allenare me stesso. In tanti mi hanno scritto in questo tempo: quando mi sono svegliato, dopo oltre un mese, leggerli mi ha migliorato l’umore”.

IL CALCIO – “Ho ricominciato con le coppe internazionali. L’Udinese la seguo, la seguo sempre. Non seguo con l’intenzione di allenare, avevo già detto che non allenerò più. Ultimamente ho collaborato con la Fifa ho analizzato il Mondiale per loro, in Qatar. Questo non mi dispiace, ma allenare no, basta. Sto cercando di riprendermi”.

L’UDINESE – “A me la squadra piace. E’ una rosa con buoni giocatori. A me raramente i presidenti hanno chiesto cosa volevo, anzi, mai, a dire la verità. Però la mia richiesta è sempre di attaccanti. Quando hai attaccanti che fanno gol, poi con la tattica riesci a gestirla, con il lavoro. Ma se non hai giocatori che sanno fare gol, diventa difficile. Io chiederei sempre un attaccante. Noi a Udine ne abbiamo avuti di bravi, anche dopo che sono andato via io. L’Udinese ha sempre fatto ottimi campionati”.

SU PAFUNDI – “Appiah ha giocato a 16 anni quando era qui, ed era titolare Se uno è bravo è bravo. A 16 anni si può giocare in serie A”.

IL SALUTO AI TIFOSI – “Ci tengo a ringraziare tutti quelli che mi hanno scritto e mi hanno sostenuto in questo periodo delicato. Un abbraccio a tutti”.