L’ex capitano e bandiera dell’Udinese Antonio “Totò” Di Natale, che ha vestito la maglia bianconera dal 2004 al 2015, si è raccontato quest’oggi ai microfoni di Tuttosport. Ecco le risposte più interessanti fornite dall’ex stella bianconera ai colleghi del quotidiano.
LA SCELTA DELL’UDINESE – «Sono sempre stato molto legato ai tifosi e alla città. A Udine si vive bene, lì sono cresciuto come uomo e come calciatore, ed è lì che ho costruito la mia famiglia. In quegli anni poi la squadra era molto forte, ogni stagione lottavamo per un posto in Europa. La famiglia Pozzo mi ha sempre trattato come un figlio. Quando ci fu la possibilità di andare alla Juve, la volontà mia e della società fu quella di continuare insieme. E così abbiamo fatto».
NIENTE NAPOLI – «Giocare a Napoli non è facile, specie se sei napoletano: soffri di più quando le cose vanno male. È una maglia pesante da indossare per chi è nato e cresciuto lì. Ho preferito esserne tifoso, e lo sono tuttora».
SPALLETTI, IL NAPOLI E LA NAZIONALE – «Sapevo che il mister avrebbe vinto il campionato. È un grande allenatore, ha occhi ovunque, sta 24 ore sul campo per curare ogni singolo particolare. Vederlo vincere a Napoli per me è stato speciale. Merito suo, dello staff e della società: tutti insieme hanno fatto un lavoro eccezionale».
IL FUTURO – «Vorrei continuare a lavorare come dirigente. Ho provato a fare l’allenatore ma ho capito che non faceva per me. Troppi pensieri, non riuscivo a godermi la famiglia, e così ho fatto un passo indietro. Al Donatello mi trovo benissimo, spero che negli anni continueremo a scovare talenti che possano fare la differenza in Serie A».
viviamo tutti solo di ricordi, scambierei immediatamente il nuovo Friuli con il vecchio pur di riavere quel squadrone che ci faceva sognare..
Al posto di sottil
peccato che certe partite non le giocavi….
Mandi Toto ,sei sempre nei ns.cuori.
Grande calciatore e uomo
Grande Totò
Caro Totò riprendi le scarpe e fagli un po’ di scuola ! Trasmettigli la giusta carica che solo i numeri 1 possono avere !