Sulle colonne di Tuttosport, l’ex arbitro Gianpaolo Calvarese ha offerto un’analisi dettagliata della direzione di gara di Ayroldi in occasione della sfida tra Juventus e Udinese, focalizzandosi sia sugli episodi tecnici sia sull’aspetto disciplinare. Nel primo tempo l’arbitro ha mostrato un atteggiamento molto interventista, arrivando a fischiare numerosi falli che hanno portato il totale finale a 22 sanzioni.

I contatti chiave sul gol della Juventus

Calvarese ha analizzato in particolare l’azione che ha condotto al gol del vantaggio bianconero, evidenziando due episodi quasi sovrapponibili: prima Conceiçao cade dopo un contatto con Solet, poi è lo stesso difensore francese a finire a terra, prima che il pallone giunga a Nico Gonzalez. In entrambi i casi, secondo Calvarese, si tratta di normali contrasti di gioco, per cui la decisione di Ayroldi di far proseguire l’azione è corretta.

“Sono contatti regolari”, spiega l’ex fischietto, sottolineando come l’arbitro abbia mantenuto una linea coerente nel valutare le dinamiche fisiche, senza alterare il flusso del gioco con fischi eccessivi in zone non determinanti del campo.

Tre ammonizioni, tutte all’Udinese

Sul fronte disciplinare, Calvarese nota una discontinuità rispetto allo stile abituale di Ayroldi, noto per essere tra i più severi della Serie A in termini di cartellini. In questo match, il direttore di gara ha estratto solamente tre cartellini gialli, tutti indirizzati a giocatori dell’Udinese.

Nel dettaglio, Kamara e Lovric sono stati ammoniti nel primo tempo – entrambi in maniera giudicata corretta: il primo per un fallo su Nico Gonzalez, il secondo per un intervento tardivo su Conceiçao. Nella ripresa, invece, Kristensen ha ricevuto il giallo per un contrasto irregolare su McKennie. Nessuno degli episodi ha suscitato particolari polemiche, ma il fatto che le ammonizioni abbiano riguardato solo i friulani ha suscitato qualche commento tra tifosi e addetti ai lavori.