Il papà dell’allenatore dell’Udinese in intervista: “Prima della gara con il Torino faticherà a prendere sonno. Un suo ritorno in granata? Per Andrea oggi esiste solo l’Udinese: vuole vincere per cancellare subito la sconfitta di Coppa Italia con il Monza.“
Intervistato da Tuttosport Claudio Sottil, papà di Andrea allenatore dell’Udinese, sottolinea che per il figlio quella con il Torino non sarà davvero una partita come le altre.
DIFFICOLTA’ A PRENDERE SONNO – “Lo conosco bene e so che in queste notti farà fatica a prendere sonno.”
PRIMI PASSI – “Giovava all’oratoria a Savonera e in squadra con lui c’era anche Fabio Articolo. Oltre al calcio faceva anche Karate. Poi arrivo D’Herin che lo convinse a fare un torneo in Svizzera con il Veneria e da lì è cominciata la sua scalta nel calcio.”
UDINESE GRANDE AMORE – “La chiamata dell’Udinese fu una grande emozione e per Andrea la possibilità di confrontarsi con una grande piazza. Andrea da giocatore ha amato alla follia Udine e l’Udinese. E infatti appena è arrivata la chiamata per allenarla ha detto subito di sì. Non si aspettava di essere contattato dai Pozzo in estate.”
SOTTIL ALLENATORE – “Credo che l’Udinese l’abbia scelto per via delle caratteristiche dei giocatori in rosa: fisici, dinamici, arrembati proprio come piacciono a lui. Lui è uno che ha fatto tanta gavetta, ma non mi stupisce che sia arrivato così in alto perché ha una fame allucinante.”
TIFO PER IL FIGLIO E PER IL NIPOTE – «Domenica tiferò per Andrea. Sono stato in difficoltà solo per Udinese-Fiorentina: speravo in un 3-2 finale, però con doppietta di mio nipote Riccardo.»
RITORNO AL TORINO? – «Domenica sarà molto emozionato, com’è normale che sia: ha sempre sognato di allenare il Toro e ora se lo ritrova di fronte. Non ha mai avuto la possibilità di tornare dopo che Calleri cedette lui e Cois alla Fiorentina nel ‘94: per il futuro chissà, ma dire mai. Ma per Andrea oggi esiste solo l’Udinese e conoscendolo sarà ancora infuriato per il ko col Monza in Coppa Italia: è un martello».
UDINESE NON UN CASO – «Dopo la vittoria contro la Roma, in tanti pensavano che l’Udinese in alta classifica fosse un caso. Ma ha battuto anche Fiorentina, Inter e Sassuolo, fermando poi Atalanta e Lazio: sono troppi casi ormai, vuol dire che Andrea allena una squadra forte, a cui è riuscito a dare una grande organizzazione».