Andrea Carnevale ha raccontato come funziona il lavoro dello scouting durate il suo intervento a Udinese Tonight 

Durante la puntata di Udinese Tonight, il Responsabile Scouting bianconero Andrea Carnevale ha spiegato come funziona il lavoro dello scouting parlando degli ultimi acquisti ma anche di quelli meno recenti.

Le parole di Carnevale. 

L’UDINESE TRA I MIGLIORI AL MONDO. “Nel prendere dei giocatori sconosciuti e farli diventare dei top player siamo tra i migliori al mondo. Fare l’osservatore non è affatto facile, nemmeno per me che sono stato anche un calciatori. Quando si guarda un giovane bisogna guardare sia in ottica del campionato italiano sia in ottica di una futura rivendita. Non è sempre andata bene ma con la società abbiamo lavorato molto bene negli ultimi anni”.

SU EBOSELE E BUTA. “Ebosele è un prospetto molto interessante, ho molta fiducia in questo ragazzo. Ascolta sempre l’allenatore e nelle ultime partite si è visto il cambiamento. Festy ha un’abilità di assimilazione molto importante, potenza straripante ed una gamba incredibile. I suoi compagni lo stanno iniziando a conoscerlo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. In questo ragazzo abbiamo visto grandi doti. Anche Buta ha grandi qualità fisiche e tecniche. Purtroppo ha avuto un brutto infortunio ma sta recuperando”.

LE DELUSIONI DEL PASSATO. “Sicuramente Alemao e Laurito. Quest’ultimo ero convinto che sarebbe diventato veramente forte. Quando lo abbiamo acquistato, a sedici anni, ha fatto 29 goal con la Primavera. Sotto porta era freddo e potente. Purtroppo il carattere e la fame fanno la differenza. Un’altro ragazzo che mi ha deluso è stato Balic. La prima volta che lo vidi a Spalato mi impressionò molto, segnò un goal su punizione da ben 25 metri. Quando riuscii a prenderlo gli addetti ai lavori mi avevano detto che avevo fatto un grande acquisto. Anche in questo caso il carattere è stato determinante”.

UN PICCOLO CONSIGLIO A SEMEDO. “Vivaldo può diventare uno dei campioni futuri dell’Udinese. Il ragazzo deve continuare ad avere fame, questa è fondamentale se si vuole sfondare nel calcio”.