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AIA, Trentalange: “Se non si crede alla buonafede si torna al Medioevo”

La prossima mossa per migliorare la qualità del calcio e ridurre gli errori arbitrali è la separazione delle carriere

Il presidente dell’AIA, Alfredo Trentalange, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera parlando di arbitri e varisti. Il capo degli arbitri ha poi parlato di una situazione turbolenta in Italia: “Bisogna stilare una sorta di ranking, poi se non si crede alla buonafede si torna al Medioevo. Se un tecnico è nervoso lo trasmette alla squadra e di conseguenza la tensione si riversa sull’arbitro. Certi comportamenti in panchina li vediamo solo in Italia, da questo punto di vista è stato un anno turbolento“.

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