
Alla vigilia di Udinese-Cagliari, il collega Caddeo ci ha raccontato come arriva la squadra di Mazzarri al match di domani
Manca ormai pochissimo alla sfida tra l’Udinese di Cioffi e il Cagliari di Mazzarri. Da una parte i bianconeri vogliono continuare con le prestazioni positive, dall’altra parte i rossoblù cercheranno di tornare a casa con punti importanti per la salvezza. Abbiamo parlato con il nostro collega Ignazio Caddeo di calciocasteddu.it per capire come arriveranno i sardi alla partita di domani.
Udinese-Cagliari è una vera e propria sfida salvezza, come arrivano i sardi a questa partita?
“Indubbiamente le tre sconfitte di fila non possono passare inosservate. Ma con Lazio, Spezia e Milan sono stati tre ko diversi. Il primo per colpa della presunzione, il secondo figlio della peggior gara di questo pur positivo 2022, il terzo contro la capolista ci poteva stare tutto. Eppure, se si analizzano i tre confronti, il punto coi rossoneri ci poteva stare tutto, mentre la sconfitta nello scontro diretto al Picco con lo Spezia a mio avviso non è giustificabile”.
Quanto sarà determinante l’assenza di Pavoletti?
”Ha alternato prestazioni altalenanti in questa stagione. Sicuramente la traversa col Milan lo ha visto protagonista sfortunato. Sarebbe servito come il pane, ma purtroppo è stato messo come del resto Marin, ko dal Covid”.
Il Cagliari viene da tre sconfitte consecutive, che atteggiamento si aspetta da parte degli uomini di Mazzarri?
“Conosciamo il suo essere sanguigno. A lui, come del resto a nessuno piace perdere. Magari ci sono allenatori più riflessivi, mentre nel suo caso la sconfitta lo imbestialisce. Tutto si può dire del tecnico del Cagliari, ma che ogni giorno ci metta grande passione non si può negare. Sicuramente ha lavorato molto sulla testa dei suoi. Ovviamente in quelli presenti, visto che in nove erano con le loro Nazionali e sono rientrati a partire da martedì scorso”.
Qual è il giocatore più pericoloso per il Cagliari?
“Pereiro ha attraversato un grande momento poi nelle ultime gare ha avuto qualche flessione. Quindi senza dubbio dico João Pedro. So bene che è la bestia nera dell’Udinese. Il suo non segnare da oltre 2 mesi può essere un boomerang. Si vuole sbloccare. Quasi lo stava per fare nei pochi minuti all’esordio in Nazionale concessi da Mancini contro la Macedonia del Nord. Se sta bene può essere devastante e incidere da solo in una partita”.
