In attesa del Monday Night tra Hellas Verona e Udinese, abbiamo fatto alcune domande al nostro collega Tommaso Badia di CalcioHellas,it sulla situazione dei gialloblù
Hellas Verona e Udinese arrivano alla sfida di lunedì sera in condizioni completamente diverse. I bianconeri cercano di conquistare la sesta vittoria consecutiva mentre i gialloblù hanno bisogno di rialzarsi dopo un inizio di campionato molto deludente. Per saperne di più riguardo alla situazione in casa dei veneti, abbiamo contattato il nostro collega Tommaso Badia di calciohellas.it. Ecco quello che ci ha raccontato.
Le sue parole.
La sfida contro l’Udinese potrebbe essere già decisiva per Cioffi?
“Dopo che in estate il Verona è stato smembrato o quasi, credo che Cioffi goda di diversi “bonus” da giocarsi e di un po’ di tempo per amalgamare una squadra profondamente rinnovata. Bisogna sicuramente iniziare a fare punti, ma non penso che già l’Udinese possa rivelarsi decisiva”
Si hanno novità sulle condizioni di Faraoni? Sarà a disposizione lunedì sera?
“Ancora no, probabilmente se ne saprà di più dopo la conferenza stampa di Cioffi. Il ragazzo comunque scalpita, mentre i medici e lo stesso tecnico vogliono andarci molto cauti per evitare ricadute che allungherebbero ulteriormente i tempi di recupero”.
Di chi è la colpa per questa partenza a rilento da parte degli scaligeri?
“Credo vadano equamente distribuite, anche se alla fine è difficile trovare colpevoli. Certo, la società non ha aiutato l’allenatore vendendo quattro titolari e quaranta gol (in estate, oltre al difensore Casale, hanno lasciato Caprari, Barak e Simeone, ndr), ma anche aver dovuto cominciare il campionato con un mese di calciomercato davanti, con tutto quello che ne consegue a livello di incertezze, non è esattamente stato un toccasana per una società come l’Hellas che ogni anno è costretta a vendere per mantenere i conti in ordine”.
Perché secondo te Cioffi non è riuscito a fare bene come all’Udinese? È solo questione di tempo?
“Penso di sì. Il mister ha bisogno di tempo per adattarsi alla squadra e la squadra stessa ne ha bisogno per entrare nei meccanismi del nuovo allenatore. Cioffi sotto questo aspetto è stato molto intelligente: capito che il gruppo non riusciva a digerire un gioco attendista e di contropiede, ha alzato il baricentro e il pressing per “accontentare” giocatori ormai da anni abituati a questo tipo di calcio. Le differenze rispetto alla gestione di Juric e Tudor comunque ci sono, quindi un po’ di tempo gli va concesso”.
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