Gli atti dell’inchiesta Prisma che coinvolge la Juventus nelle mani della giustizia sportiva: c’è anche un’intercettazione sull’Udinese

Un paio di giorni fa la Procura della Figc ha chiesto e ottenuto la riapertura del caso relativo alle plusvalenze che sarà quindi valutato nuovamente il 20 gennaio dalla Corte d’appello federale in base all’esame dei documenti e degli atti istruttori dell’inchiesta Prisma che, nelle settimane scorse, ha spinto il Cda della Juventus a dimettersi.

Proprio da Prisma, come scrive l’edizione odierna de Il Messaggero Veneto, potrebbe nascere un secondo filone del caso sulle plusvalenze e, in quel caso, finirebbero nel mirino anche tutte le intercettazioni e, una di queste, vede coinvolta anche l’Udinese. Nel caso specifico il direttore sportivo della Juventus Under 23, Giovanni Manna, disse all’ex portiere Marco Storari: “Siamo stati costretti a comprare Compagnon per 4 milioni e mezzo e a prendere Palumbo in prestito“.

Trasferimenti relativi all’affare Rolando Mandragora che passò dal club piemontese a quello friulano per 20 milioni e che vide rientrare nella trattativa i due giovani. Con il diritto di recompra in favore della Juventus, l’Udinese incassò poi 20,65 milioni (10,7 milioni, più 6 di bonus, più 3,95 per Compagnon). Quali furono i vantaggi? Il quotidiano dice che la Juventus fece cassa per un paio di stagioni con Mandragora, l’Udinese ottenne l’ipervalutazione di un giocatore del vivaio.