L’ex attaccante bianconero Dino Fava è intervenuto durante la trasmissione Lunedì in rete, in onda su Backtothefootball
Dino Fava, attaccante dell’Udinese dal 2003 al 2005, è stato ospite della trasmissione Lunedì in rete, in onda su Backtothefootball. L’ex calciatore, durante il suo intervento, ha raccontato alcuni aneddoti del suo periodo in bianconero, in particolare il goal a San Siro contro i Campioni d’Italia del Milan.
Le sue parole.
IL GOAL A SAN SIRO CONTRO IL MILAN. “Il livello della Serie A a quei tempi era altissimo. Ricordo bene quando giocammo contro il Milan di Maldini. Spalletti come sempre aveva preparato nei minimi dettagli la gara. Sotto al tunnel però, le gambe cominciarono a tremare. Appena vidi Sheva, Maldini, Pirlo e tutti gli altri rimasi senza parole. Quello che mi aveva sbalordito di più era Dida, non me lo aspettavo così grosso, pensate che per uscire dalla porta dello spogliatoio dovette piegarsi. Prima di iniziare il match ero completamente bloccato e stavo per chiedere il cambio ma non appena l’arbitro fischiò l’inizio mi calai completamente nella partita. Due minuti dopo Pazienza recuperò un pallone e lo passò a Pinzi, Giampiero me lo diede perfettamente e io segnai con un tiro rasoterra all’angolino. Durante i festeggiamenti Spalletti in tono scherzoso mi disse “Eh…hai segnato troppo presto”.
LA SERIE A IN QUEI ANNI. “Avessi giocato vent’anni dopo sicuramente avrei avuto più spazio per mettermi in mostra. Nei primi anni duemila, quando giocavo con l’Udinese, il livello della Serie A era molto più alto rispetto ad oggi. Stavo per essere chiamato in Nazionale ma i posti in attacco erano occupati da gente come Vieri, Inzaghi, Del Piero e Totti. Nella stagione 2003/04 mi piazzai dodicesimo nella classifica marcatori nonostante segnai ben 12 reti. Davanti a me c’erano campioni come Baggio, Gilardino, Cassano, Adriano, Crespo, Chiesa e tanti altri. A inizio campioni parti forte e fui secondo con 9 goal, dietro solo a Sheva con 12, che poi vinse la classifica marcatori. Ho avuto l’onore di vivere gli anni più belli per il calcio italiano. Ancora oggi ho un record nell’Udinese condiviso con Beto, il miglior impatto alla prima stagione per un giovane”.