Giusta la ripetizione del penalty e regolare il gol di Ehizibue. Scintille nel finale: ok i gialli a Becao e Tonali
Non convince del tutto l’arbitro Doveri, nonostante sia un fischietto di grande esperienza, nella direzione di Udinese-Milan.
RIGORE MILAN – Il rigore concesso al Milan lascia tanti dubbi. Bijol e Leao si contendono un pallone, il difensore dell’Udinese colpisce con il ginocchio e la palla gli rimbalza sul braccio sinistro molto largo. Per Doveri non è rigore, ma “autogiocata”. Dopo qualche minuto interviene il VAR che assegna il calcio di rigore. Chiamata veramente al limite.
RIPETIZIONE RIGORE MILAN – Dopo che Silvestri ha parato il primo rigore di Ibrahimovic sempre il VAR ne chiama la ripetizione perché Beto era entrato in area di rigore prima della battuta del penalty. In questo caso decisione corretta, ma sembrano troppi 36″ per vedere un giocatore che entra prima in area di rigore.
GOL DI EHIZIBUE REGOLARE – Il terzo gol di Ehizibue è regolarissimo perché non c’è fuorigioco dell’esterno dell’Udinese tenuto in gioco da Kalulu. E Success non commette fallo su Thiaw nello svolgimento dell’azione.
AMMONIZIONI – Giuste le ammonizioni finali a Becao e Tonali per reciproche scorrette. Proteste per una trattenuta evidente di Bijol ai danni di Ibrahimovic con la maglia dello svedese che si allunga di parecchio: ci stava l’ammonizione per il difensore bianconero.
Per tutte queste motivazioni la Redazione di CalcioUdinese assegna un voto di 5,5 a Doveri.
Non e’ rigore!!
Molti!?…molti!?….ma lasciamo stare va,altrimenti mi bloccano a vita… sistema corrotto….vergognosi, è un complimento Doveri ingiudicabile ma soppremibile
Io no ho dubbi non era rigore, a squadre invertite neanche ce lo sognava o, arbitro in giornata no
sul tocco di il braccio del difendente è già largo anche prima del tocco con la gamba.
Toccare prima una parte del corpo (a meno che non sia una
“autogiocata” cioè un proprio rinvio) non salva automaticamente da un calcio di rigore se il braccio è già largo / innaturale prima del tocco (il difendente si “assume il rischio” dell’intervento).
Corretto anche non ammonire (tiro non verso la porta).