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Di Natale: “Che soddisfazioni con Spalletti a Udine!”

L’ex capitano dell’Udinese intervistato da La Gazzetta dello Sport: “Dell’Udinese attuale ammiro Becao e il Tucu Pereyra. Hanno fatto un’ottimo inizio di campionato, poi hanno rallentato.

Ex capitano e stella dell’Udinese Antonio Di Natale è nativo di Napoli e grande tifoso della squadra azzurra. La Gazzetta dello Sport lo ha intervistato in vista della gara di domani sera tra friulani e partenopei.

Queste le sue principali dichiarazioni alla “rosea”.

IL RAPPORTO CON SPALLETTI – «Prima di ritrovarlo a Udine, l’ho avuto a Empoli, dove lo vedo ancora oggi, mi fece debuttare in B dalla Primavera. Gli devo tantissimo. A lui e a Marco Domenichini che per me è un secondo padre».

UN TECNICO COMPLETO – «Lavoro e professionalità, prima di tutto Infatti ha fatto bene dappertutto. Ha una cultura del lavoro impressionante. Tatticamente è un fenomeno. Non lascia niente al caso. E ha sempre un occhio di riguardo verso quelli che giocano di meno, perché tutto parte dalla costruzione del gruppo. E mi sembra che a Napoli ci sia riuscito. Non è facile vincere nella mia città. Lui ci sta riuscendo anche grazie alla sinergia con Aurelio De Laurentiis che si è dimostrato un grande presidente. Uno che sa il fatto suo. Insieme hanno fatto qualcosa di straordinario».

GOL AL NAPOLI – «Con la maglia dell’Udinese sette o otto. Pure una tripletta in una partita in casa. Ma ne ricordo uno fatto proprio nel nostro stadio di Udine a Morgan de Sanctis, un tiro a giro (d’esterno, 28 novembre 2010). Quello per me è il più bello in assoluto».

SODDISFAZIONI IN BIANCONERO – «Arrivammo quarti, qualificandoci per la Champions League. terzi. Io credo che l’Udinese in questi anni, con la gestione di Gianpaolo Pozzo, abbia fatto davvero risultati straordinari, visto che è da quasi 30 anni in serie A, ma quegli anni nostri, fatti con Spalletti e poi con Francesco Guidolin credo sarà difficile che possano tornare».

L’UDINESE ATTUALE – «Ha fatto un buon avvio, poi ha rallentato. Comunque, mi sembra un buon campionato. Sottil ha lavorato bene. Ammiro Becao e poi il Tucu Pereyra che ho avuto come compagno e ha grande qualità. Tra i più giovani, Samardzic mi sembra un bel giocatore. Ma, ancora una volta, va apprezzato il lavoro della società che ha già venduto tre calciatori incassando tanto».

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