Domani il fantasista dell’Udinese si gioca la finale del Mondiale Under20 contro l’Uruguay: “Cosa spero di riportare a casa dall’Argentina? La Coppa! Il gioco di Nunziata è perfetto e l’intesa con Baldanzi spettacolare.“

Prime tre gare da titolare con un assist, poi due panchine, poi l’ingresso in campo a gara in corso nella semifinale con la Sud Corea e quello splendido calcio di punizione a giro incastonato all’incrocio dei pali che ha dato la qualificazione alla finalissima all’Italia Under20 del C.t. Nunziata che lo coccola e lo gestisce sapendo di aver tra le mani un diamante grezzo.

Simone Pafundi si gioca domani sera la finale per il titolo mondiale Under20 contro l’Uruguay e oggi ha parlato ai microfoni de Il Corriere dello Sport.

Ecco alcune delle sue dichiarazioni più interessanti.

I CONSIGLI DI PAPA’ E I VIDEO DI DIEGO – «Nell’aria c’è qualcosa di speciale, lo sento. Mio padre è napoletano e mi ha sempre detto “guardati qualche video di Diego, è il migliore mai esistito”. L’ho fatto, con la speranza di imparare qualcosa».

LEO MESSI L’IDOLO ASSOLUTO – «Sono d’accordo con mio padre e i video li ho visti, ma io sono della generazione Messi, per me Leo è un idolo assoluto».

ANCORA TUTTO DA DIMOSTRARE – “I compagni durante gli allenamenti mi chiamano Messi, mi prendono in giro. Non è facile gestire certe pressioni. So che ci sono delle aspettative, ma ho 17 anni e a volte si esagera quando si parla di me. Devo ancora dimostrare tutto con l’Udinese».

L’UNDER20 E IL SOGNO AZZURRO DEL 2026 – «E’ bello stare in Nazionale: il gruppo mi ha accolto benissimo e dai grandi imparo tante cose. Sarebbe bello giocare il Mondiale dei grandi del 2026».

NON SIAMO UNA SORPRESA – «No, non siamo davvero una sorpresa. Ci abbiamo sempre creduto anche quando gli altri ci consideravano mediocri.»

NUNZIATA E BALDANZI – «Il gioco di mister Nunziata è spettacolare e l’intesa con Baldanzi è speciale. Dopo aver battuto Brasile e Inghilterra ci siamo resi conto della nostra forza».

LA VALIGIA DEI SOGNI – «Cosa porterò indietro dall’Argentina? La sensazione di aver fatto parte di una grande storia, comunque andrà a finire. E poi la coppa, voglio riportare in Italia la coppa del mondo».