La seconda parte dell’intervista a Etienne Camara ai microfoni di TV12: “Posso imparare molto da Walace, non vedo l’ora di incontrare i tifosi allo stadio“
Centrocampista di rottura in grado di favorire le ripartenze, Etienne Camara si definisce “un playmaker. Mi piace vedere il campo aperto”. Intanto già ruba con gli occhi i movimenti di Walace, elogiato durante la conversazione: “Ha molta esperienza, mantiene la calma quando ha la palla tra i piedi e sa sempre cosa fare. Posso imparare molto da lui”. Tra le qualità che Camara si riconosce, “il buon bagaglio tecnico, la gestione del pallone, la resistenza e la corsa. Devo migliorare alcune cose, ma sto parlando col mister e lo farò. Voglio solo dare il massimo, provo a farlo ogni giorno”.
SU MISTER ANDREA SOTTIL – “Trovo che sia un grande allenatore, sa esattamente cosa vuole da ogni giocatore e questa è una cosa molto buona. Siamo tutti sulla stessa pagina e sappiamo cosa dobbiamo fare”.
OBIETTIVI PERSONALI – “I miei sono sono semplici. Vorrei migliorarmi, continuare a lavorare duro e giocare il più possibile per aiutare la squadra”.
COMPAGNI E AMBIENTAMENTO – “Mi hanno fatto subito sentire a casa, un’atmosfera è incredibile, ho parlato con tutti, sono molto amichevoli. È ottimo per ambientarsi, e poi ci sono tanti francesi”.
SUL RIENTRO DI EBOSSE – “Ne siamo tutti felicissimi, ci darà molto in campo”.
TEMPO LIBERO – “Preferisco rilassarmi senza fare nulla in particolare. Dormo e guardo film o serie tv, tutto qui”.
CIBO PREFERITO – “E’ la pasta, infatti l’Italia è il posto giusto per me!”, spiega con gioia.
UDINE CITTA’ – “Molto tranquilla, il che è fantastico per fare il calciatore, ti permette di rimanere concentrato. È quello di cui c’è bisogno”.
TIFOSI – “Non vedo l’ora di incontrarli allo stadio. So che ci aiuteranno a vincere molte partite”.