In merito al “Caso Maignan” e ai cori razzisti nei suoi confronto durante la disputa di Udinese-Milan di ieri sera a prendere la parola è anche il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni che propone di assegnare la cittadinanza onoraria al portiere rossonero.
Queste il comunicato del Comune di Udine:
“UDINE CONTRO IL RAZZISMO, MESSAGGIO PERSONALE DEL SINDACO DE TONI A MAIGNAN – Il sindaco della città di Udine ha contattato immediatamente la società Milan e ha invitato il portiere francese in città per delle iniziative antidiscriminazione dedicate alle scuole e ai ragazzi. L’idea è di conferirgli in quell’occasione anche la cittadinanza onoraria del capoluogo friulano”.
Il sindaco De Toni ha poi ribadito il concetto con un post apparso sul proprio profilo Instagram:
“La nostra è una città di tutti: Udine non è razzista. Per questo ho invitato personalmente Maignan a Udine per realizzare, insieme a Fondazione Milan, iniziative concrete per la lotta alla discriminazione. Proporrò anche al consiglio comunale di conferire al portiere la cittadinanza onoraria. Il Friuli è una terra accogliente e anche l’Udinese Calcio è da sempre una squadra multiculturale e inclusiva. Questi valori non possono essere umiliati da persone accecate dal razzismo con gesti che condanniamo fermamente”.
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Un post condiviso da Alberto Felice De Toni (@albertofelicedetoni)
Il sindaco essendo padovano se ne frega di Udine e del Friuli…. Offre una cittadinanza che non gli appartiene……
Scrivo da Gorizia, ma ho studiato e lavorato a Udine per 10 anni come Professionista sanitario. Fino al 2000 potevo dormire in stazione senza rischi (se facevo tardi al lavoro) e camminare tranquillamente la notte per strada. Udine era la città più tranquilla del mondo. Adesso è un “casino”, soprattutto a causa di una immigrazione incontrollata. QUINDI SAREBBE MEGLIO CHE IL SINDACO DI UDINE, INVECE DI PROPORRE LA CITTADINANZA AL PORTIERE ROSSONERO, UTILIZZASSE LA POLIZIA MUNICIPALE PER METTERE IN SICUREZZA STAZIONE E ZONE LIMITOROFE. PER QUANTO RIGUARDA L’EPISODIO DELLO STADIO: i responsabili vanno puniti (es: esclusione dallo stadio per il resto della stagione) MA LA REAZIONE E LE PAROLE DI MAIGNAN SONO ESAGERATE E ARROGANTI. Doveva limitarsi a segnalare all’arbitro e poi continuare a giocare. CARO SIGNOR MAIGNAN: ho fatto il pendolare sulla linea Udine Trieste per anni, quando il treno fermava Manzano salivano molti operai di colore, succedeva spesso che i controllori gli contestassero il fatto che non obliteravano il biglietto, risultato: il controllore si ritrovava circondato da persone di colore (come lei Signor Maignan) che gli urlavano contro e lo insultavano dandogli anche del razzista, quando si chiedeva solo IL RISPETTO DELLE STESSE REGOLE RISPETTATE DAGLI ITALIANI. Eppure nessun controllore (dopo essere stato aggredito verbalmente), PUR ESSENDO RETRIBUITO IMMENSAMENTE MENO DI LEI, SIGNOR MAIGNAN, si è mai sognato di fermare il treno. QUINDI CARO MAIGNAN, VISTO CHE CONSIDERI COMPLICI I FRIULANI CHE NON HANNO FERMATO CHI TI HA INSULTATO, INIZIA A VERGOGNARTI PER TUTTE LE PORCHERIE (COME QUELLA DESCRITTA SOPRA) CHE FANNO LE PERSONE DI COLORE IN ITALIA. VEDRAI, CARO MAIGNAN, CHE IL RAPPORTO E’ 1: 10.0000.