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Nuytinck: “Quest’anno una salvezza più dura del solito da conquistare”

L'olandese, ex difensore dell'Udinese, in intervista: "Pereyra fortissimo, mi dispiace per Silvestri che è uomo squadra. Cioffi chiede concretezza"

L’ex difensore olandese dell’Udinese Bram Nuytinck è intervenuto in intervista ai microfoni dei colleghi de Il Messaggero Veneto. Ecco le sue dichiarazioni sul momento dei bianconeri friulani e in vista della prossima sfida in casa del Genoa.

UNA SALVEZZA PIU’ DURA DEL SOLITO DA CONQUISTARE –Seguo sempre con interesse l’Udinese. La squadra ha perso giocatori di qualità e non sarà facile salvarsi, ma sono convinto che l’Udinese troverà in Pereyra e nei suoi straordinari tifosi la spinta nello sprint che dovrà condurla alla salvezza. Difficile da spiegare la classifica, ma è certo che quest’anno è più dura del solito. Credo che la squadra abbia più qualità delle altre e alla fine si salverà perché l’Udinese può contare sull’amore dei suoi tifosi e sulle attenzioni della società che ha a cuore il club, anche se a inizio di ogni stagione ci sono dei cambiamenti che non sono sempre semplici da affrontare, specie per i tecnici”.

SU PEREYRA, DEULOFEU E SILVESTRI –Pereyra è un giocatore fortissimo, ma ha anche bisogno di avere vicino altri giocatori forti come poteva essere Deulofeu che purtroppo non può giocare. Da solo è molto più dura anche per Pereyra, e quindi anche per la squadra in cui non vedo più Silvestri. La sua assenza mi addolora perché Marco è un uomo squadra”.

CIOFFI E GOTTI –Quello che mi piace di lui è che è sempre molto franco e diretto nelle sue richieste, a volte fin troppo. Può anche risultare pesante per il gruppo perché pretende sempre moltissimo puntando sulla concretezza del gioco. Gotti voleva che si giocasse molto più con la palla, anche per sviluppare un bel gioco, mentre Cioffi chiedeva più concretezza. È una richiesta che puoi fare a una squadra che ha qualità, e che di conseguenza si adatta, ma quando la qualità viene un po’ meno, e chiedi di giocare sempre più per la concretezza, allora è difficile arrivare al risultato cercando meno il gioco”.

SU SOTTIL –Sottil è un allenatore che sa di calcio, ha giocato a ottimo livello e ha fatto tutto quello che poteva, ma poi bisogna anche avere fortuna”.

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