
Fabio Rossitto, ex centrocampista bianconero e partenopeo, ha rilasciato un’intervista al Messaggero Veneto
Fabio Rossitto, una vita con la maglia dell’Udinese, dal 1989 al 1997 e poi ancora dal 2002 al 2004. Durante la sua carriera, il centrocampista friulano ha vestito anche le maglie di Napoli e Fiorentina. L’ex bianconero ha parlato della grande crescita dell’Udinese sotto la guida di Cioffi e della prestazione a Napoli.
SUL SECONDO TEMPO DI SABATO. “Il merito è di Spalletti che è stato bravo a rompere tutti gli schemi passando al 4-2-4 con l’inserimento di Mertens. Quella mossa ha svoltato la partita per gli azzurri e l’Udinese ha perso le misure”.
SULL’ANALISI POST PARTITA DI CIOFFI. “Tutto vero ma andrei a sottolineare l’ottimo primo tempo dell’Udinese che è riuscito a spezzare il fraseggio del Napoli. Credo che fra i tanti miglioramenti dei bianconeri non ci sia ancora l’attitudine all’aggressione alta per tutto il corso della partita”.
SULLA CRESCITA DELLA SQUADRA. “Questa Udinese è in grande crescita sia a livello di condizione fisica che di aggressività. Quando è al completo diventa un avversario molto ostico. Non so se con Gotti sarebbe stata la stessa cosa”.
I PUNTI DI FORZA. “L’organizzazione difensiva. Questo grazie anche all’arrivo di Pablo Marì che ha dato quella sicurezza che prima non vedevo nei difensori, centrocampisti e mezzali”.
SU PABLO MARÌ. “È un giocatore carismatico e pieno di personalità. La squadra adesso cerca l’aggressione alta perché hanno fiducia nelle sue coperture”.
NELLA LINEA DI MEDIANA. “Walace è nella lista dei giocatori che sono cresciuti molto. Il centrocampista bianconero sta eliminando i momenti di blackout”.
NOTE NEGATIVE. “Beto sta cercando il goal con troppa insistenza, dovrebbe lavorare per offrire più soluzioni e raccordare meglio il gioco”.
SULLA SALVEZZA. “Dal mio punto di vista l’Udinese deve darsi grossi obiettivi perché ha il potenziale per sorprendere”.
