
Il padre del futuro centravanti dell’Italia racconta il figlio: “Prima di convocarlo con l’Italia Mancini si è sentito con Veron. Mateo sogno il salto nel calcio europeo“
Intervista esclusiva dei colleghi di TMW a Carlos Retegui padre di Mateo Retegui centravanti italo-argentino del Tigre e obbiettivo di mercato dell’Udinese, ma anche prossimo centravanti dell’Italia di Mancini.
Ecco le sue risposte più interessanti.
L’UDINESE LO RICHIESE A GENNAIO – “Col Milan non abbiamo mai avuto contatti, ma abbiamo comunque parlato con diverse società italiane, inglesi, spagnole e tedesche. Vi confesso che a gennaio l’ha cercato l’Udinese, ma Mateo è molto legato al Tigre e ha deciso così di restare. El Matador ha creduto molto in lui“.
ITALIA – “La Nazionale italiana è una delle più grandi al mondo, noi e Mateo ne siamo ovviamente contentissimi. In famiglia abbiamo vissuto ore di profonda emozione e felicità, ma soprattutto orgoglio. Siamo fieri che sia stato chiamato dai campioni d’Europa“.
COME NASCE LA CONVOCAZIONE – “So che Mancini ha parlato con Veron prima di convocarlo. Mateo ha giocato in prestito all’Estudiantes nel 2018-2019 e il presidente è stato molto importante all’interno del suo percorso di crescita come uomo e come calciatore“.
CARATTERISTICHE – “Mateo è un attaccante con grande senso del gol e forza fisica. Nasce come interno di centrocampo, a sinistra e a destra, e poi si sposta in attacco. Da quel momento non ha più cambiato ruolo“.
FUTURO – “Mio figlio sogna di giocare in Europa un giorno, ma oggi è concentrato solamente sul presente. Il suo cartellino appartiene al Boca Juniors e il Tigre ha la possibilità di acquistarne il 50%, servirà trovare dunque un accordo con entrambe le società per prenderlo“.
