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Di Pasquale: “Con l’Udinese partita maschia. Temo la fisicità di Beto e Becao sui piazzati”

Il collega che si occupa quotidianamente di Salernitana è la nostra Penna in Trasferta per la gara di domani all’Arechi e risponde alle nostre classiche cinque domande in vista della sfida tra Salernitana e Udinese: “Botheim o Bonazzoli al posto di Dià, dietro spazio per l’ex Troost-Ekong

Gara senza assilli di classifica per le due contendenti. Che partita ti aspetti?
Mi aspetto una partita comunque “maschia” frutto anche del buon momento della Salernitana che vuole assestare e confermare questo percorso di crescita. Magari sarà la volta di qualche volto che, fino ad oggi, ha un po’ demeritato i canoni della titolarità o magari vedremo gli stessi interpreti giocare in maniera più libera. In ogni modo conterà molto anche l’apporto del pubblico che vorranno regalarsi un buon match nell’ultima casalinga dell’Arechi.
Che problematiche potranno creare a Sousa le squalifiche di Daniliuc e Gyomber?
Problematiche di natura consolidata e collaudata sicuramente. Una difesa giovane che con Gyomber titolare ha trovato le redini dell’attenzione e della giusta maturità, non a caso la sua assenza è costata qualche rete di troppo subita. Staremo a vedere se Fazio potrà recuperare e almeno concedersi un po’ di minuti tra le mura domestiche altrimenti un Lovato in crescita potrebbe rappresentare quel salto in più che ci si aspettava dall’ex Cagliari. Bronn ha la giusta cattiveria, ma deve ancora regolarizzarsi in alcuni frangenti quindi mi aspetto una maglia dal primo minuto per l’ex Troost-Ekong anche in ottica di eventuale riscatto.
C’è anche il problema, non da poco, di chi sostituirà Dià in attacco?
Fiducia a Botheim insieme a Candreva, in avanti Piatek. Questa la mia risposta, ma come dicevo prima mi aspetto anche fiducia verso chi è stato poco considerato e mi riferisco a Bonazzoli, croce e delizia dall’anno scorso ad oggi in ordine cronologico inverso. Si è visto praticamente arretrato nelle gerarchie del tecnico lusitano e non sappiamo se per motivi tattici e per una poca espressione di voglia di carattere in allenamento. Certo è che l’investimento fatto in estate, ad oggi, non è quello che ci si aspettava e magari potrebbe sorprendere tutti sabato.
Quali sono i punti di forza della Salernitana? 
Sicuramente il pubblico, in casa o in trasferta non c’è differenza. L’ultimo esempio i circa quattromila di Roma, ad esempio, per non parlare di Milano, Genova, Lecce o Verona. In campo c’è l’esperienza di Ochoa tra i pali che da quando si è consolidato ha reso più tranquilla la fase difensiva, Gyomber nel terzetto e le fasce controllate da Mazzocchi e Bradaric. A centrocampo il dinamismo di Lassana Coulibaly è una certezza così come l’attacco composto da Candreva e Dia. Una colonna vertebrale che fa da scheletro al corpo allestito da Paulo Sousa, capace di configurare al meglio l’asset di questo nuovo 3-4-2-1 perché, lo ricordiamo, la Salernitana era stata concepita per un 3-5-2 molto più stretto e con poca fantasia 
Come l’Udinese potrebbe pensare di impensierire la squadra di Paulo Sousa?
Personalmente temo gli inserimenti di Becao, la qualità di Samardzic e Lovric e la fisicità di Beto. Un piccolo difetto di questa Salernitana è il farsi trovare un po’ imprecisi sui calci piazzati a sfavore, soprattutto da calcio d’angolo la difesa di Paulo Sousa è apparsa un po’ distratta mentre invece uno come Becao o Beto potrebbero seriamente fare male. Attenzione anche a Pereyra, una mina vagante l’anno scorso che ha letteralmente ammattito l’ippocampo.
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